Trento, 4 aprile 2006
BOATO CONTRO DELLAI
«L’APPELLO ALL’ULIVO MI LASCIA SCONCERTATO»
Intervista a Marco Boato del Corriere del Trentino di martedì 4 aprile 2006
«Sono perplesso e sconcertato dalle dichiarazioni di Dellai. Anziché assumere il ruolo di leader del l’Unione trentina sponsorizza una lista. Non ho parole». E indignato Marco Boato (Verdi) di fronte all’intervista rilasciata dal presidente della Provincia al Corriere del Trentino (domenica, ndr) in cui, pur comprendendo la delusione dei militanti ulivisti, li invitava a votare compatti per la lista.
Onorevole Boato, qual è la sua valutazione?
«Condivido l’analisi su Berlusconi e il peronismo. E anche la preoccupazione per il clima che si respira. L’Italia ha bisogno di normalità. A questo aggiungerei che negli ultimi giorni il centrosinistra è caduto nella trappola demagogica della Cdl in materia fiscale e mi auguro si corregga il tiro negli ultimi giorni. Sulla parte locale non posso che marcare il mio dissenso».
Perché?
«Mi sembra strano che Dellai si preoccupi di evitare un travaso di voti all’interno del centrosinistra e non faccia nulla per recuperare quelli degli incerti o del centrodestra. Lui è il garante di una coalizione e invece sponsorizza la lista dell’Ulivo. Sconcertante».
Dellai sostiene che «il voto per l’Ulivo misurerà la forza di Prodi in parlamento» ed è decisivo per il partito democratico.
«Sono allibito dalla pochezza di questa analisi. La forza di Prodi dipenderà dal voto di tutte le liste perché, fino a prova contraria, se l’Ulivo raggiungesse per assurdo il 35% gli mancherebbe il 16% per vincere. Per Dellai conta l’Ulivo anche a scapito dell’esito elettorale. A questo proposito sono preoccupato anche per le iniziative del Senato».
Si spieghi meglio.
«Molinari sta giustamente privilegiando la sua promozione nei comuni attraverso il coinvolgimento della coalizione nel suo intero. Questa è la carta vincente. Né a Trento con Tonini né in Valsugana con Detomas sta avvenendo questo. Preferiscono appoggiarsi ai singoli partiti. Non ho visto un’iniziativa di coalizione e sono francamente preoccupato. Quando abbiamo discusso della campagna elettorale durante l’ultima riunione del tavolo dell’Unione non erano questi gli accordi».
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